Contents
Il gioiello è un ornamento, ça va sans dire, e adornarsi è un’esigenza connaturata al genere umano. All’interno del proprio gruppo di appartenenza, gli uomini hanno adoperato monili per distinguersi, per dare risalto al proprio ruolo sociale da tutti riconosciuto: lo sciamano, il capo, il guerriero.
Il gioiello nella storia è comparso prima dell’abito.
Prezioso o meno che sia il materiale di cui è fatto, un gioiello è un accessorio che assume una certa rilevanza nel completamento di un outfit e talvolta ne definisce la funzione.
Indossare gioielli non è una cosa facile. In alcune occasioni non solo è una questione di stile, ma un problema di bon ton. È ovvio che la classica fede nuziale e l’anello di fidanzamento sono oggetti preziosi dai quali non ci si separa mai. La regola aurea è less is more. La sobrietà è sempre la scelta migliore. Evitare, in generale, l’esagerazione, l’eccesso non è mai elegante.
Il silenzio è d’oro!
Sul luogo di lavoro è sempre bene rispettare questa regola. Il ruolo professionale richiede serietà e sobrietà, qualunque sia il tipo di lavoro che una persona svolge. Anelli, orecchini, bracciali possono essere portati con disinvoltura, purché siano semplici e poco vistosi, ma soprattutto in numero limitato. In ufficio i gioielli devono essere un dettaglio appena percettibile, un accenno di luce, un puntino sui lobi delle orecchie, mai un accessorio che ‘urla’. Si può derogare con una certa nonchalance in un ambiente creativo e informale, in cui il dress code è meno vincolato a regole precise e quindi meno rigido, ma meglio puntare su qualcosa di poco ‘chiassoso’, che distolga l’attenzione dalle cose importanti.
Diamanti di sera
Sull’opportunità di sfoggiare diamanti e pietre preziose, a mio avviso, ci si dovrebbe attenere alla regola dei reali britannici, che seguono la prassi di riservare i gioielli importanti alle occasioni e le cerimonie importanti e in ogni caso, tranne gli anelli di fidanzamento, mai prima di sera.
Per la reale famiglia Windsor l’etichetta prevede che non si indossino zaffiri, smeraldi, rubini, diamanti prima delle ore 18. Alla corte di Elisabetta vige anche la bizzarra prassi che durante gli eventi al chiuso, dopo le 6 del pomeriggio le donne tolgano il cappellino e indossino la tiara, inclinata di 45 gradi sulla testa. Solo quelle sposate, però.
A parte la British Royal Family, molto attenta al protocollo, ognuno tende a fare un po’ come gli pare, indossando gioielli molto vistosi anche di giorno.
La moderazione è una virtù ed esagerare è una caduta di stile.
La lunare lucentezza delle perle.
Mentre i diamanti e le pietre più preziose si addicono ad occasioni serali e molto formali, le perle sono invece un classico ornamento da giorno.
Solitamente adatta a signore mature per illuminare il décolleté di un abito semplice o da cocktail, la collana di perle è un accessorio divertente anche per donne giovani, da portare anche su una mise casual e informale, su una camicia morbida o un maglione dalla trama sottile indossati su pantaloni classici o sui jeans. Naturali o coltivate che siano, le perle rimandano al bagliore lunare, ad un femminile archetipico rassicurante e materno. Sono un accessorio raffinato e luminoso. Il bianco lucente si abbina a qualsiasi colore. Un sottile filo di perle è un tocco di classe.
Accostamenti arditi.
In quanto tradizionalmente oggetto di pregio che indica anche prestigio e ricchezza, l’idea del gioiello si associa spontaneamente a un metallo prezioso, solitamente l’oro. L’estetica contemporanea, svincolata da questo presupposto, contempla il gioiello anche come ‘gioco’, nella sua intrinseca accezione di piacevole ‘intrattenimento’, dunque libera da presupposti di valore, legati al materiale utilizzato. Capita sovente di vedere accoppiamenti di metalli diversi e di materiali plastici, resine, legno, ceramica, elementi organici in mix eclettici e non convenzionali.
Nessuna regola vieta di accostare oro e argento, platino e bronzo, palladio e legno, titanio e resina. Il risultato può essere di grande impatto estetico. Questi accostamenti, se operati con sapiente raffinatezza e con equilibrio, sono molto interessanti e denotano uno stile, un carattere della persona che li indossa. Il gioiello contemporaneo non ha vincoli di sorta rispetto ai materiali, perché quello che conta è l’oggetto non tanto per il suo valore intrinseco, ma per la forma, la tecnica, il design, l’innovazione e il rimando a un’idea di sé che si intende trasmettere.
Mixare si può, con sapiente moderazione.
Combinazioni e multipli.
Una delle cose meno semplici è combinare i gioielli su una mise particolare. A volte si vuole dare enfasi a una parte del corpo, indossando gioielli multipli, anelli sottili su uno stesso dito o su tutte le dita delle mani, bracciali, cavigliere, collane lunghe e colorate in tanti fili.
In questo caso sono proprio i gioielli a connotare uno stile un po’ etnico e un po’ gipsy per un look brioso, dal tintinnare metallico. Purché si rispettino delle proporzioni, le combinazioni e l’utilizzo di gioielli multipli non hanno particolari controindicazioni.
A volte i multipli servono a scandire il tempo (compleanni, anniversari, momenti importanti della vita che si vogliono ricordare) e hanno un significato speciale per chi li indossa.
L’importante è combinare il tutto con gusto ed equilibrio. La parure è vivamente sconsigliata.
Il tempo addosso.
L’orologio è un accessorio tipicamente maschile, un vero e proprio oggetto di culto per appassionati e collezionisti. L’orologio da polso, per design, materiali pregiati, artigianalità e tecnologia, è da considerarsi il gioiello da uomo per eccellenza. Le donne usano meno gli orologi da polso e nel tran tran del quotidiano tengono sott’occhio lo scorrere del tempo dal telefono cellulare. Una mise da soirée femminile non prevede l’orologio. Il bon ton vuole che sia l’uomo a portarlo. L’orologio-gioiello femminile era una volta molto in voga e aveva il cinturino sottile e solitamente in oro.
Una donna in abito elegante da sera deve indossare un solo gioiello importante senza orologio.
Uomini e gioielli.
Oltre all’orologio, esistono gioielli pensati per gli uomini che aggiungono un tocco di classe a un outfit maschile. I gemelli sono piccoli accessori decorativi utilizzati per chiudere camicie con polsini doppi. Possono essere oggetti molto pregiati, caratterizzati da un particolare design o da pietre preziose. Un tipico gioiello maschile è l’anello chevalier, solitamente con uno stemma o un logogramma, che indica l’appartenenza a un casato nobiliare, a un‘associazione o a un ordine.
Sempre più spesso gli uomini portano anche orecchini, bracciali, anelli e collane, ma anche per questi vale la regola della sobrietà.
Eccedere non è mai molto elegante.
Bambini e gioielli.
Ai bambini si addicono soltanto i giochi. Anche nelle occasioni formali è fuori luogo agghindarli con oggetti preziosi. No agli orecchini per le bambine, no alle catenine per i maschi. Avranno tutto il tempo, da grandi, di scegliere cosa preferisco portare addosso.
I gioielli e il nostro passato personale.
I gioielli ereditati, per esempio, preziosi o meno che siano, hanno uno charme molto particolare. Il taglio delle pietre, la lavorazione d’altri tempi rendono questi gioielli dei veri piccoli tesori di manifattura, dettagli unici e irripetibili che accentuano il carattere di originalità di una persona che ama distinguersi.
Appartenuti alle nonne o alle bisnonne, acquistati durante viaggi in terre lontane o ricevuti in dono in occasioni particolari, essi si caricano di valenze emozionali, indipendentemente dal loro valore. Sono oggetti legati a memorie familiari o a particolari eventi, a ricordi di persone care.
L’orologio del nonno, gli orecchini che la nonna portava sempre sono dei veri e propri portafortuna dai quali non ci si separa mai, a significare il loro valore di ‘protezione’ derivante dal legame affettivo con la persona cui appartenevano.
A volte è meglio di NO.
Il galateo del gioiello fornisce suggerimenti e chiarimenti su cosa fare in materia di oggetti preziosi, come indossare monili in occasioni importanti e come abbinarli. I dettagli denotano uno stile e alcuni accorgimenti identificano buona educazione ed eleganza. Esistono occasioni in cui i gioielli non andrebbero proprio indossati, per esempio durante cerimonie funebri o circostanze luttuose. Nei momenti di contrizione non è mai bello luccicare.
Equilibrio e armonia.
A parte alcune indicazioni, indossare gioielli e accessori è sempre una scelta libera. Se operata con armonia e buon gusto, ma anche con originalità e ironia, questa scelta può connotare una persona, renderla attraente e ammantarla di un fascino particolare.
Importante è farlo con equilibrio ed eleganza.
Marco rossi dice
Creazioni originali e raffinate
Glix dice
Grazie! Detto da te è proprio un complimento!
Barbara Gentile dice
Classe, eleganza, creatività in un solo marchio.
Felice di indossare alcune di queste magnifiche creazioni.
Glix dice
Grazie, Barbara! Sono davvero felice dell’apprezzamento.
Spero di rivederti presto!
Laura dice
Uno stile coerente che fa volare l’immaginazione. Bravissima all’artista!
Glix dice
Il tuo messaggio mi fa molto piacere!
Spero di rivederti presto.